Giovanni Impastato: Mio fratello. Tutta una vita con Peppino

17 giugno 2022 ore 18.30 BIBLIOTECA SOCIALE OTIUM MARSALA  Anteprima Estate Otiosa 2022. Memoria del trentennale, 1992-2022. La testimonianza


Per il secondo appuntamento di Anteprima Estate Otiosa 2022 ospite all’ OTIUM un “pezzo” di storia del nostro paese, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che racconta il suo ultimo libro, Mio fratello. Tutta una vita con Peppino (Libreria Pienogiorno Edizioni, 2021)  a conversare con lui Saverio Cipriano, a coordinare l’incontro, che si realizza con il patrocinio di CGIL Democrazia e LavoroNicoletta Vaiarello 

Giovanni Impastato coordina le attività di Casa Memoria a Cinisi, ha scritto Resistere a mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino Impastato, (Nuovi Equilibri Edizioni 2009), Oltre i cento passi (Piemme Edizioni 2017), Il coraggio della memoria. Scritti, analisi e riflessioni dalla scomparsa di mamma Felicia ad oggi (CMI, 2021).

Sinossi. Mio fratello. Tutta una vita con Peppino. Un racconto che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere. È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo. È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Una storia che non si interrompe affatto con l’uccisione di Peppino, ma che continua per altri quarant’anni intrecciandosi a quella del nostro Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità. Quella storia Giovanni l’ha vissuta tutta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, ‘u ziu Tano. Invecchiando, lui sì, mentre Peppino, suo fratello maggiore, restava per sempre ragazzo. Ma quei passi ora sono diventati milioni.

@barbaralottero

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