Al chiostro dell’OTIUM raccontiamo “Il velo di cipolla” di Matilde Sciarrino, ed. LilitbookIl prossimo 6 luglio alle ore 19.00 al Chiostro di Otium, al 106 di via XI Maggio a Marsala raccontiamo la racconta di racconti Il velo di cipolla di Matilde Sciarrino, interviene Pippo Bellone editore di Lilitbook, casa editrice indipendente in Montescaglioso, Matera.
Un raccolta di racconti brevi in cui prendono forma i profili intimi di sei donne: Aurelia, Franca, Graziella, Guendalina, Susanna, Yvonne. La Sciarrino ce le fa scoprire con una voce più detta che scritta, rifacendosi allo stile più della tradizione orale che di quella scritta. Le sussurra al lettore e loro, le donne, tra una pagina e l’altra, appaiono e scompaiono, in un gioco di luce e ombra, fino a svelare la loro essenza.
Sono davvero una bella lettura i racconti di Matilde, insieme a lei e all’editore che ha creduto nella sua scrittura, all’Otium, scopriremo da dove arriva questa narrazione e che percorso vuole seguire.
Matilde Sciarrino marsalese, insegnante. Aver ricoperto diversi incarichi di lettrice di lingua italiana in varie istituzioni accademiche estere (Libia, Giordania, Germania) le ha permesso di approfondire la conoscenza di lingue e culture straniere.
Sinossi: Il velo di cipolla, leggero, trasparente, appena visibile, è la metafora di ciò che scandisce o dissolve il tempo, collega o isola gli individui, le loro azioni ed emozioni. Per l’autrice rappresenta il passaggio, imprevisto e imprevedibile, dal ricordo all’oblio, dall’amore all’odio, dalla serenità alla disperazione, dalla vita alla morte, la svolta dal falso al vero, dall’ipocrisia alla sincerità, dalla superficie al profondo. La cipolla: non visceri ritorti. / Lei più e più volte nuda, / fin nel fondo e così via (La cipolla, Wisława Szymborska). Essa è uguale a se stessa in ogni strato e non teme di lasciarsi guardar dentro anche a costo di far piangere. Mantenere intatto il velo di cipolla è difficile come per le protagoniste di questi racconti è difficile restare integre, forti e autentiche e non versare lacrime di fronte alle prove che, per caso o per scelta, devono superare.
@barbaralottero