Il festival si apre il 5 settembre con un incontro che intreccia letteratura e musica.
Alle 19.00 gli scrittori Valerio Corzani e Silvio Perrella, protagonisti delle due residenze di scrittura del progetto, dialogano sul loro percorso creativo. Dalle loro residenze nascerà un originale libro-poster pieghevole con QR code, in cui testi e contenuti multimediali si fondono in un racconto corale dell’esperienza artistica del festival: un vero e proprio “reportage meticcio” che unisce linguaggi e sguardi differenti.
Dopo la pausa aperitivo al tramonto, alle 21.00 il palco di Mozia si accende con un incontro musicale raro e affascinante: Alina Bzhezhinska e Tony Kofi.
Ad aprire il festival sarà il dialogo tra l’arpa visionaria di Bzhezhinska e il sax tenore di Kofi, per un omaggio intenso e spirituale alla musica di Alice Coltrane.
Alina Bzhezhinska, arpista ucraino-polacca di base a Londra, è riconosciuta come una delle voci più innovative del jazz contemporaneo. Fondatrice dell’HipHarp Collective e premiata ai Parliamentary Jazz Awards 2024, ha saputo trasformare l’arpa in uno strumento centrale nel jazz moderno, con programmi originali che fondono tradizione, ricerca e improvvisazione.
Tony Kofi, sassofonista britannico di origini ghanesi, è polistrumentista, compositore e docente. Già membro del leggendario World Saxophone Quartet, ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui i BBC Jazz Awards. Il suo stile hard-bop, fluente e ardente, è il marchio di una carriera che lo ha visto accanto ad alcune delle figure più importanti della scena jazz mondiale.
Un concerto che non si limita alla performance, ma diventa un’esperienza immersiva: un viaggio sonoro che alterna momenti di lirismo profondo a improvvise esplosioni di energia, sospeso tra spiritualità e forza espressiva.
Tutto questo nello scenario unico di Mozia, isola sospesa nel tempo, raggiungibile in traghetto da Marsala (trasporto incluso nel biglietto).
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